Tecniche di lavorazione

Quando ho iniziato usavo prima il gres grigio della Ceradel (Francia) poi il GSA della Solargil . Pero il prezzo del trasporto è proibitivo , dunque ho dovuto aggiustare il tiro . Diciamo che uso principalmente 2 tipi di gres :
Gres bianco tipo il 208 o 254 della Creaton , o Wm della Sibelco
Gres colorato , cerco un gres che abbia un bel colore anche “nudo” e che faccia reagire gli smalti :MJ e Cagnat della Solargil di un bel color nocciola più o meno scuro , e il Wm2502GG della Sibelco di un bel grigio pietra (pero cuoce solo a 1250° massimo)
Modellando direttamente l’argilla, ottengo delle forme morbide dalle linee essenziali. Anche sul tornio prediligo delle forme semplice che saranno esaltate dallo smalto. Gli smalti sono tutti frutti di ricerche personale, atossici, usando minerali e ossidi.
Le cotture sono fatte in un forno a gas, in ossidazione a una temperatura che varia da 1250° a 1300°.

Nascita di una ciotola

1- L’argilla va impastata per renderla omogenea, poi pesata per il tornio (esempio: 400g per una tazza di medie dimensioni), o stesa con il mattarello o la spianatrice

2- La ciotola è tornita o foggiata con una sottile sfoglia di gres morbida in uno stampo

3- Quanto ha la consistenza giusta, il cosi detto “stato cuoio” (in generale il giorno dopo) la ciotola è rifinita o al tornio definendo il piede o a mano lisciando il bordo
4- Quando sono stati fatti abbastanza pezzi da riempire il forno , si procede alla cottura “a biscotto” a 980° in 8 ore

5- Seguendo una ricetta di composizione propria, frutto di ricerche ed esperimenti, si procede alla pesatura degli vari ingredienti che compongono uno smalto. A seconda delle varie materie prime usate (feldspati, silice, nefelina, caolino….)si ottiene uno smalto che può risultare opaco o trasparente, lucido, satinato o mat. La colorazione ed eventuali cristalli provengono dei vari ossidi impiegati (cobalto, rame, titanio…..). Si aggiunge acqua e si mescola accuratamente.
6- Lo smalto è setacciato 2 volte con un setaccio molto fine (80 micron )e si controlla la densità

Smalti
Smalti

7- Lo smalto di consistenza di una crema liquida viene applicato ad aspersione sul interno del pezzo biscottato.
8- Il giorno dopo , quando il pezzo è ben asciutto si smalta l’esterno


9- Il piede va ripulito di ogni traccia di smalto con una spugna
10- Il pezzo va piazzato in forno dopo qualche accorgimenti: le lastre devono essere pulite e protette da una miscela di allumina e caolino; i vari pezzi non si devono toccare, e ognuno deve essere dove la temperatura è adatta allo smalto che lo copre …nel caso di un forno caratteriale come il mio, è un po’ un rompicapo

Cottura (4)
11- Si procede alla cottura , in 8 ore in ossidazione , regolando via via la pressione del gas per fare salire la temperatura seguendo una curva collaudata (ogni variazione provoca cambiamenti negli smalti, dunque se si vuole essere ragionevolmente sicuri del risultato meglio attenersi sempre alla stessa curva….e anche cosi ci sono sorprese in agguato !) fino a 1260°.


12- Dopo 24 ore, nel caso sempre del mio forno isolato male (in fibra, vecchio…), si può aprire : le sorprese sono sempre in agguato !